L’Associazione Enrico Gabrieli Collemoresco APS comunica che il Ministero della Cultura con decreto del 10 settembre ha dichiarato la frazione Collemoresco di Amatrice “di notevole interesse pubblico”. Nel documento si legge in particolare che:
“All’interno del tessuto urbano di Collemoresco si individuano tre emergenze architettoniche: la chiesa di S. Martino, la chiesa di Santa Maria Assunta e l’ex-oratorio dei frati cappuccini. Tuttavia l’intero tessuto edilizio del borgo possiede un forte valore identitario. Nei manufatti di edilizia cosiddetta minore, infatti, si rilevano caratteristiche che li connotano e qualificano dal punto di vista architettonico, oltre a rappresentare essi stessi delle importanti testimonianze dei processi storici e culturali. Tali elementi architettonici peculiari concorrono a determinare la bellezza e l’unicità del borgo. Non solo i palazzi delle famiglie più abbienti, ma anche le case a schiera, organicamente aggregate nel corso dei secoli lungo la via principale, si identificano per alcuni particolari decorativi che sono espressione della tradizione architettonica e costruttiva del luogo come portali, logge, cornici e cornicioni, finemente realizzati da maestranze locali. Le peculiarità dei singoli edifici, appena accennate, accrescono il valore estetico e tradizionale dell’intero insediamento rurale e rappresentano testimonianze di un passato ricco di qualità e frutto di saperi locali, le cui tracce sono rimaste intatte fino al giorno d’oggi. I valori descritti sino ad ora sono stati, in molti altri casi, cancellati dalle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio amatriciano; intere frazioni sono state di fatto cancellate. Il borgo di Collemoresco, al contrario, ha conservato integro il tessuto edilizio, che non ha subito danni generalizzati. Si sono riscontrati solo danni locali a poche abitazioni. L’interesse per la salvaguardia del tessuto storico del borgo di Collemoresco è stata manifestata anche dalla amministrazione locale. In particolare il Comune di Amatrice, con la nota pec del 27 aprile 2021 prot. 8317, ha evidenziato che la Frazione di Collemoresco è «caratterizzata da un tessuto edilizio antico e dalla presenza di edifici aggregati le cui caratteristiche strutturali e tipologiche richiedono interventi di recupero con miglioramento sismico o di fedele ricostruzione con conservazione dei valori architettonici e per i quali è necessario un intervento unitario»”.
“L’Associazione è lieta che siano state anche raccolte le osservazioni da noi presentate in merito alla relazione generale della proposta – spiega il Presidente Attilio Commentucci – è stato un lavoro di squadra tra cittadini ed istituzioni: ringraziamo il Ministero, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, la Regione Lazio ed il Comune di Amatrice che iniziando dall’amministrazione Fontanella all’attuale Cortellesi, ha portato avanti questa richiesta”.
“Come Associazione siamo pronti a collaborare ed abbiamo già in mente dei progetti per promuovere ed illustrare questo status che renderà la nostra frazione certamente uno scrigno unico in tutto il comune di Amatrice. Riteniamo questo decreto una grande opportunità di sviluppo, un provvedimento che, oltre a tutelare e promuovere il passato, consenta una ricostruzione nel minor tempo possibile. Proprio per questo rivolgiamo un invito al Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi che ci ha supportato finora e al Commissario Straordinario alla Ricostruzione 2016, Guido Castelli, perché si possa elaborare, d’intesa con la cabina di regia sisma, un’ordinanza speciale apposita per la nostra frazione, in modo da procedere con una ricostruzione unitaria nel borgo, come accaduto nel caso di Accumoli ed Arquata del Tronto” – ha concluso Commentucci.