Nuovi interventi di ricostruzione pubblica ad Amatrice, per un totale di 17,58 milioni di euro e più fondi per il suo ospedale. I provvedimenti presi oggi in Cabina sisma.
“Con queste Ordinanze facciamo un ulteriore passo avanti nella ricostruzione di Amatrice, rafforzando il finanziamento per il nuovo ospedale e approvando una serie di interventi fondamentali per la ricostruzione del centro storico, per i servizi, la mobilità e l’accessibilità del territorio – ha dichiarato il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Amatrice, insieme ad Accumoli e Arquata del Tronto, rappresenta fin da sempre la nostra priorità. Stiamo lavorando a stretto contatto con la Regione e in particolare con l’assessore Manuela Rinaldi e l’Usr, con il sindaco Giorgio Cortellesi e con l’Onorevole Questore della Camera Paolo Trancassini, per recuperare le tante false partenze che hanno scoraggiato la popolazione e minato la fiducia nel processo di ricostruzione. Una fiducia che oggi però può nutrirsi di una filiera istituzionale coesa, di risorse e procedure che, una volta messe a terra, vengono continuamente monitorate per evitare impedimenti”.
“Questi interventi ci permettono di dare un segnale concreto ad Amatrice. La Regione Lazio è operativa nella ricostruzione, in piena sinergia con tutte le istituzioni coinvolte, per restituire ai cittadini servizi essenziali, infrastrutture moderna e soprattutto fiducia. L’ulteriore finanziamento per il nuovo ospedale è fondamentale, per restituire centralità e prospettiva al territorio. Il nostro lavoro continua senza sosta con l’obiettivo di trasformare le risorse in opere concrete e durature, dando finalmente risposte a questo territorio duramente colpito dal sisma”, lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.
“Da tempo dicevamo che dopo la ricostruzione immaginata, sognata, ideologica, che ha generato solo disillusione e rabbia, sarebbe arrivato il tempo della concretezza e della ricostruzione realistica – dichiara il sindaco Cortellesi -. Un tempo che ci ha visti impegnati ad affrontare e superare non poche difficoltà e imprevisti. Sto parlando di Amatrice futura, con case, servizi e infrastrutture efficienti e moderne. I provvedimenti presi oggi in Cabina-sisma sono un ulteriore passo in questa direzione: nuovi interventi per un totale di 17,58 milioni di euro riguardanti il nostro centro storico e altri 7,8 milioni di euro destinati all’ospedale per l’elisuperficie e il parcheggio coperto. Un risultato che premia le sinergie e la collaborazione fattiva tra Governo, Comune, Regione e Struttura Commissariale”.
Per la realizzazione del nuovo ospedale sono stati assegnati ulteriori 7,8 milioni di euro. Questo importo si aggiunge ai 5,4 milioni già stanziati con l’Ordinanza speciale 186, portando il contributo complessivo della Struttura commissariale a 13,2 milioni. A questi si sommano i 11,5 milioni già previsti con l’Ordinanza 109, i 11,6 milioni a carico del bilancio della Regione Lazio e i 6 milioni provenienti da una donazione del Ministero dell’Ambiente tedesco, per un quadro economico complessivo pari a 42,3 milioni di euro.
È stata poi approvata una nuova Ordinanza speciale in deroga che autorizza una serie di interventi infrastrutturali fondamentali per la ricostruzione e la funzionalità del centro storico di Amatrice e delle sue frazioni. Nel dettaglio, prevede: il completamento, l’adeguamento e l’integrazione dei collettori fognari esterni al centro storico, per un valore di 7,1 milioni di euro; la messa in sicurezza e gli allacciamenti provvisori dei cunicoli ispezionabili lungo via Roma e corso Umberto I, per 1,56 milioni di euro; la realizzazione di un parcheggio multipiano all’accesso sud del centro storico, per 5,25 milioni di euro; un’elisuperficie con parcheggi sottostanti a servizio del nuovo ospedale, per 2,6 milioni di euro; il ripristino e la messa in sicurezza delle strade comunali Sommati–Sant’Angelo (180 mila euro), Scai–Roccapassa (670 mila euro) e Scai–Stalla sociale Comunità Montana (220 mila euro).