“La santità della nostra amata Rita passa per la sua umanità, come figlia, donna, moglie, madre e suora calata nel mondo e in relazione con l’altro. A conclusione della Festa a lei dedicata, voglio lanciare con forza un nuovo appello per la pace nel mondo, a partire dalle martoriate Ucraina e Terra Santa, ricordando che essa dipende proprio dalla salvaguardia della nostra umanità. Che passa dall’amore per il prossimo, attraverso l’empatia, la compassione, il rispetto reciproco, la solidarietà. Invito tutti a coltivare la cura dell’altro e il dialogo, con la consapevolezza che ogni vita è sacra. E che non esiste amore senza giustizia, né giustizia senza amore”. Cosi commenta Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, al termine dei festeggiamenti solenni della taumaturga umbra a Cascia, che ha visto confluire nella cittadina umbra migliaia di pellegrini da tutto il mondo, con il tutto esaurito nelle strutture ricettive. Gli eventi più partecipati sono stati il Solenne Pontificale, la Supplica e la Benedizione delle Rose.
Anche il Cardinale Robert F. Prevost osa, Prefetto del Dicastero dei Vescovi, nell’omelia del Solenne Pontificale, ha citato Santa Rita come esempio di pace, certo che arriverà se la chiederemo a Dio con la sua stessa fede. “In questi tempi colpiti dalla violenza della guerra dove sembra che la rivalità e l’odio abbiano l’ultima parola, Santa Rita appare chiaramente come un’agente di autentica pace e riconciliazione – ha commentato – A lei, che è riuscita a ottenere la riconciliazione tra la sua famiglia e quella del suo defunto marito, chiediamo, con la nostra preghiera, che ci aiuti ad avere il dono della pace nel mondo, specialmente in Medio Oriente, in Ucraina e in tanti posti dove il grido degli innocenti non viene ascoltato”.
In considerazione del 2024 come l’Anno della Preghiera voluto da Papa Francesco, in preparazione al Giubileo del 2025, il Cardinale ha inoltre auspicato che Santa Rita ci aiuti “a riscoprire il valore del dialogo con Dio che è fondamentale nella vita spirituale”, evidenziando come lei abbia vissuto “unita a Dio attraverso un dialogo orante costante con Lui non ridotto soltanto a momenti specifici della giornata, anzi ogni attività personale e comunitaria diventava un’occasione per innalzare l’anima al Signore”.
CONTINUA LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI DELLA FONDAZIONE – Continua anche dopo la Festa la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi della Fondazione Santa Rita da Cascia, creata nel 2012 dalle monache agostiniane per rendere più strutturate le loro opere di solidarietà, in favore dei suoi progetti per i più fragili in Italia e nel mondo, tra cui quello con destinazione Cuzco, in Perù. Si vuole sostenere il completamento dei lavori dell’Auditorium “Beata Maria Teresa Fasce” dell’istituto educativo “San Agustin de Hipona” fondato dai missionari agostiniani nel 2012 nel distretto di San Jeronimo. Chiunque voglia ancora sostenere la raccolta fondi, riceverà l’Ovunque di Santa Rita: il ciondolo a forma di cuore, su cui è incisa una rosa, e che conserva al suo interno l’immagine dell’amata Santa e la preghiera “Ovunque proteggimi”. Per maggiori informazioni festadisantarita.org