Restituiamo l’identità ai luoghi”: con questo spirito si è svolto lo scorso 14 maggio presso l’Hotel Il Castagneto di Amatrice, il convegno “La pietra di Mistretta per la Ricostruzione”, organizzato dalla Sepam Stone, un’azienda che estrae e lavora la Quarzarenite di Mistretta, in Sicilia e da sempre vicina ad Amatrice nel periodo del post sisma.

Dopo i saluti iniziali del geometra Giuseppe Iudicello (titolare della Sepam) e di Tito Capriccioli, c’è stato un intervento tecnico a cura dell’Università di Palermo che sta conducendo uno studio sulle murature storiche ed ha relazionato sul caso studio di Mistretta e della sua pietra che è caratterizzata non solo dalla solidità ma anche da duttilità, resistenza alla compressione, all’urto, all’usura. La relazione è stata a cura del professore Calogero Vinci e dell’ingegnere Erica La Placa.

“L’impermeabilità della Quarzarenite e la sua caratteristica di essere antigeliva può essere un valido aiuto nella ricostruzione di Amatrice -ha detto Iudicello– il nostro intento è quello di contribuire a ridare forma alla storia, in questo e in tutti i comuni che l’hanno persa a causa del sisma. La sensibilità che ci porta a studiare e valorizzare la storia di questi luoghi oggi ci spinge ad un utilizzo della pietra sempre più conforme ai temi della sostenibilità dei materiali per le nuove costruzioni e alle nuove esigenze di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici”.

Il video integrale dell’incontro

La tavola rotonda ha visto anche l’intervento degli architetti Annalisa Lombardi e Laura Federici che hanno progettato la riqualificazione di Piazza Mazzini e Piazza Oberdan a Rieti, con l’utilizzo proprio della pietra di Mistretta. Intervenuto anche l’architetto Sergio Giorgi che ha parlato dell’impiego del materiale nel comune di Castelraimondo sia per una pavimentazione di un parcheggio che nel caso di una riqualificazione tesa al recupero del centro storico di una frazione.

Presenti all’incontro tecnici e imprese di costruzione di Amatrice e dintorni, che hanno potuto anche vedere da vicino il sistema di cappotto Corkstone che è formato da sughero biondo, una rete in fibra di vetro, collante minerale ed il rivestimento in pietra che può essere utilizzato anche in aree sismiche come quella di Amatrice, data la sua elevata resistenza alle prove di trazione e di scivolamento verticale.