di Nando Giammarini

Salutiamo con gioia e soddisfazione la nomina del prof. Alessandro Grimaldi – già capo dipartimento di medicina della ASL provinciale dell’Aquila, segretario regionale del sindacato Anaao (Associazione Nazionale Aiuti Assistenti Ospedalieri) e primario del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Salvatore, nonché mio conterraneo d’origine monterealese e caro amico di gioventù – a Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia dell’Aquila. Un giusto e meritato riconoscimento conquistato sul campo. L’affermazione della lista: “Integrazione ospedale-territorio“ ha registrato un risultato al di sopra della media e delle più rosee aspettative essendo stati eletti tutti e quindici i consiglieri più tre revisori dei conti. La netta affermazione sulla lista concorrente “Ordine in libertà” è stata, a giudizio unanime l’unione strategica tra i medici ospedalieri e quelli del territorio. Una linea programmatica che il neo Presidente si appresterà a perseverare sin dalla prima riunione in programma a inizio 2025 a Castel di Sangro.

In una delle sue prime dichiarazioni alla stampa, il prof. Grimaldi, uomo di profonda e sincera fede democratica, ha affermato: “La carta vincente della vittoria è stata costituire una squadra che ha lavorato bene, con persone che si sono impegnate a fondo per la lista e non per se stesse. Poi l’importante alleanza tra i medici dell’ospedale che io rappresentavo, più quelli del territorio rappresentati dai dottori Albano e Barbati e, per i pediatri, dalla dottoressa D’Andrea, hanno mostrato un grande impegno e una grande lealtà. Hanno anche dimostrato, soprattutto, di credere nel valore della lista che è quello di unire le due componenti: ospedale e territorio“.

Siamo certi che il mandato del prof. Grimaldi non sarà facile, anche alla luce del pesante deficit della Sanità in Abruzzo. Siamo al contempo fortemente convinti che egli, forte della sua cultura e della lunga esperienza, troverà i modi e le risorse finanziarie, attraverso la Regione, per fa tornare a brillare i nosocomi abruzzesi, soprattutto quelli delle aree interne. È proprio ai servizi sanitari delle aree interne, spesso mobilitatesi negli ultimi anni, che guarda con più attenzione. Basti pensare alle molteplici forme di protesta organizzate da sindacati e cittadini negli ultimi mesi, dalla raccolta firme che aveva raggiunto quota 2000 sottoscrizioni, alle denunce pubbliche, fino alla protesta fisica sotto la sede della Asl 1 all’Aquila. Ora si deve iniziare a pensare seriamente al DM 77 che dice di trattare in modo diverso le aree dei territori interni e montuosi poichè ne va di mezzo la qualità della vita delle popolazioni che vivono in quelle zone disagiate.

Carissimi auguri di buon lavoro al prof. Grimaldi, poiché siamo convinti che la sua elezione riporterà una ventata di aria nuova nella Sanità abruzzese.