La Fiaccola Pro pace et Europa Una ha fatto il suo ritorno a Norcia nella serata di domenica 20 marzo. Ultimi tedofori due ragazzi ucraini, Eugenio, 20 anni e il cuginetto di 11 che nei giorni scorsi si è ricongiunto alla sua famiglia già presente a Norcia insieme alla mamma, in fuga dal loro Paese in guerra. Dietro di loro la bandiera dell’Ucraina e un centinaio di bambini e ragazzi delle associazioni sportive di Norcia.
Un tema, quello della pace, che ha segnato inevitabilmente il percorso della Fiaccola Benedettina 2022, sia in Spagna che lungo il cammino di San Benedetto, fatto interamente a piedi dai podisti di Norcia Run 2017, dai Marciatori Simbruini di Subiaco e dal Cus di Cassino.
Ad accendere il tripode con la luce di Benedetto il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, la presidente della Regione Donatella Tesei, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo e il consigliere delegato dell’ambasciatore di Spagna in Italia, Luis Canovas del Castillo.
“La pace – ha detto il sindaco – è l’invocazione che sale da questa piazza, soprattutto in questo giorno in cui onoriamo il nostro santo patrono Benedetto. Questi ragazzi che hanno percorso gli ultimi metri con la fiaccola sono parte integrante della nostra comunità. Benedetto fu definito da Paolo VI come ‘operatore di pace’ e tutto il cammino della fiaccola è stato segnato dal messaggio di pace condotto in ogni luogo, dove è stata accolta, insieme alla ferma condanna senza sé e senza ma all’azione di guerra intrapresa nei confronti dell’Ucraina“.
“L’intercessione di San Benedetto possa allora illuminare le menti, far si che si torni al dialogo e tacciano le armi” – ha concluso il sindaco.
“La fiaccola – ha detto invece Guariglia – è un segnale di fede testimonianza e speranza nel futuro. Sogno, che non appena le condizioni lo consentiranno possiate raggiungere il monastero di Kiev, patrimonio Unesco“..
Fonte ANSA