Mancata riconferma della squadra operativa presso il presidio di Amatrice dal 1° gennaio 2025. “Le organizzazioni sindacali FNS CISL, FP CGIL, UIL PA e Confsal esprimono forte preoccupazione e totale disappunto per non avere avuto formale riconferma della squadra operativa presso il presidio dei Vigili del Fuoco di Amatrice a partire dal 1° gennaio 2025“.
“Questa scelta – scrivono nel comunicato le sigle sindacali – che priva il territorio di un presidio operativo essenziale, è incomprensibile e rischia di compromettere pesantemente la sicurezza dei cittadini e la tempestività degli interventi di soccorso tecnico urgente in un’area storicamente vulnerabile, anche dal punto di vista sismico”.
Le richieste dei sindacati
Tutela della sicurezza pubblica – La presenza di una squadra operativa ad Amatrice è fondamentale per garantire tempi rapidi di intervento in una zona montana dove le distanze e le difficoltà logistiche rendono critico il soccorso.
Memoria e impegno verso il territorio – Amatrice è un simbolo del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016. La presenza dei Vigili del Fuoco in loco rappresenta un segnale concreto di vicinanza dello Stato verso le comunità colpite e un impegno verso la ricostruzione.
Continuità operativa – La chiusura del presidio rappresenta un arretramento inaccettabile per un servizio pubblico essenziale, che finora ha garantito una risposta alle emergenze.
“Chiediamo con forza al Ministero dell’Interno, alla Direzione Regionale Lazio Vigili del Fuoco e al Dipartimento Protezione Civile Lazio di rivedere con urgenza questa decisione” -concludono i sindacati. “È imprescindibile mantenere la presenza operativa sul territorio per salvaguardare i diritti e la sicurezza dei cittadini di Amatrice e delle aree limitrofe. Le organizzazioni sindacali si riservano di intraprendere tutte le azioni necessarie, anche attraverso mobilitazioni e incontri con le autorità locali e nazionali, per garantire che il presidio di Amatrice non venga smantellato. Ribadiamo che la sicurezza dei cittadini non può e non deve essere messa in secondo piano.“
Il sindaco di Amatrice Cortellesi su Facebook: “scriverò una lettera di protesta a Protezione Civile e Ministero degli Interni
Prende posizione sulla vicenda anche il primo cittadino di Amatrice, Giorgio Cortellesi: “Esprimo il mio più forte disappunto per la scelta da parte del Dipartimento Protezione Civile di non prorogare il presidio dei Vigili del Fuoco ad Amatrice. La sua presenza sul nostro territorio, come da esperienza professionale consolidata, è garanzia di sicurezza e legalità. È fondamentale, che in una fase come questa, rimanga in pianta stabile“.
“Il carico di lavoro è e resta ancora elevato; abbiamo oltre 500 cantieri aperti che abbisognano di sorveglianza e di pronto intervento in caso di necessità – conclude il primo cittadino. “Lo Stato di emergenza da noi non è finito, deve permanere, con tutte le modalità operative che esso comporta. La sicurezza per i cittadini non può diventare una decisione di serie B. Per questo scriverò una lettera di protesta alla Protezione Civile e al Ministro degli Interni”.